CFD (Contracts For Difference): guida completa per chi fa trading online

CFD (Contracts For Difference): guida completa per chi fa trading online

La guida di oggi è una presentazione completa dei CFD (Contracts For Difference), gli strumenti finanziari derivati che vengono comunemente utilizzati nel trading online. I CFD sono un argomento molto importante da comprendere per chi vuole iniziare a fare trading; quasi tutti i broker più conosciuti, da Fineco a eToro, offrono questo tipo di asset.

L’introduzione dei CFD ha portato un grande vento di novità nel trading online dal 2008-2009 in poi, ma la loro invenzione risale agli anni ’90. Hanno trovato terreno fertile online perché offrono molta flessibilità e costi di intermediazione ridotti. Accedere a funzionalità come la vendita allo scoperto o la leva finanziaria è diventata molto più semplice grazie ai Contracts For Difference.

cfd guida completa ai contratti per differenza con risposta alle domande più frequenti
In questa guida risponderemo a tutte le domande più comuni sui CFD

Grandi aziende come eToro hanno basato il loro successo proprio sui CFD. Nel caso specifico di questo broker, la possibilità di investire su azioni, crypto e ETF veri e propri è arrivata molto dopo i CFD.

Cosa sono i CFD?

I CFD, per prima cosa, sono strumenti finanziari derivati. Per cui il primo passaggio è capire cosa sia un derivato e che relazione abbia con il suo strumento sottostante. Se prendiamo il caso di un’azione Apple, ad esempio, potremmo comprare il titolo vero e proprio; in questo caso stiamo investendo sull’asset sottostante, cioè la vera e propria quota della proprietà di un’azienda.

Volendo, però, possiamo formulare un derivato sulle azioni Apple. Per esempio, potremmo avere un contratto che in ogni momento vale esattamente quanto un’azione di Apple; in questo caso noi non stiamo diventando effettivamente azionisti dell’azienda, ma l’andamento del nostro investimento sarà lo stesso. I CFD hanno proprio lo scopo di replicare l’andamento del loro strumento sottostante. Questo significa che ogni oscillazione dello strumento sottostante -che siano azioni, crypto, valute o altro ancora- sarà riflesso anche dal derivato.

Potrebbe sembrare una complicazione inutile, ma il fatto di non operare sugli strumenti sottostanti può essere vantaggioso. Lo è, ad esempio, in termini di costi e velocità di negoziazione: potendo essere scambiato fuori dalle Borse regolamentate, i costi sono più bassi e la velocità è maggiore. Oppure lo è quando bisogna accedere alla leva finanziaria: i broker basati sui CFD hanno opzioni di trading sul margine con leva più alta. Nel corso della guida analizzeremo tutti questi pro e contro.

Allo stesso tempo, “derivati” non significa “deregolamentati”. Ci sono chiare normative europee che disciplinano i CFD. In particolare è l’autorità di ESMA a fare il coordinamento europeo dei contratti per differenza; alcuni elementi possono poi essere aggiunti o modificati dalle commissioni di vigilanza delle singole nazioni.

I CFD sono una truffa?

I CFD non sono una truffa. Proprio il fatto che siano regolamentati dimostra la loro piena legalità, quantomeno quando vengono proposti da broker autorizzati come Markets.com. Dall’altra parte bisogna anche ricordare che esistono broker truffaldini, ma questo non invalida la natura dello strumento in sé. La cosa importante è controllare sempre che la piattaforma su cui operiamo sia stata regolamentata in una delle nazioni dello Spazio Economico Europeo e che sia autorizzata da Consob a operare in Italia.

Dall’altra parte, sarebbe anche sbagliato pensare che i CFD siano una garanzia di guadagno. Al pari di qualunque altro strumento finanziario, presentano il rischio di perdere denaro. Il modo migliore per evitare che succeda è capire questi strumenti, sapere quando usarli e conoscerne sia pregi che difetti.

I CFD sono particolarmente utili quando si vogliono fare operazioni speculative con l’intenzione di chiudere rapidamente la propria posizione. Vengono ampiamente usati, ad esempio, da chi fa scalpingintraday trading. Proprio per questo sono pensati per integrare l’uso della leva finanziaria e della vendita allo scoperto, due elementi che aumentano il rischio ma anche il potenziale dei CFD. Ricordiamo come sempre che, quando si tratta di finanza, rischi e opportunità vanno sempre di pari passo.

A cosa servono i CFD

L’obiettivo dei CFD è fare in modo che sia facile accedere alle opportunità del trading a breve termine anche in qualità di investitori al dettaglio. Gli investitori istituzionali hanno dalla loro parte grandi capitali che permettono, potenzialmente, di approfittare di qualunque tipo di finestra di opportunità. Quando si hanno pochi capitali, invece, la situazione è fondamentalmente diversa.

Ipotizziamo ad esempio di avere una possibile operazione su un titolo azionario. Ipotizziamo che il titolo possa segnare un +1% durante la giornata di Borsa, per cui prepariamo una posizione di acquisto. Se investissimo sull’azione vera e propria, mediamente una banca applicherebbe 12€ di costi per l’acquisto e 12€ di costi per la vendita del pacchetto azionario. Anche se avessimo ragione, dunque, dovremmo investire 2.400€ sul titolo solo per ripagare le commissioni.

Nel caso dei CFD, invece, possiamo investire in azioni con una leva finanziaria di 1:5 e allo stesso tempo i costi sono più bassi. Mediamente per un’operazione di questo genere avremmo una commissione dello 0,15% sul volume transato sotto forma di spread. Questo significa che investendo 500€ ci esporremo per un totale di 2.500€, pagando circa 3,75€ in costi di intermediazione. Decisamente più conveniente.

Lo stesso vale per le operazioni di vendita allo scoperto, su cui i broker tradizionali hanno applicano forti limitazioni e costi elevati. Invece con i CFD è estremamente facile riuscire a fare short selling; ci sono molte poche limitazioni e costi nuovamente ridotti. Soprattutto con un broker di livello, come Markets.com o XTB, che sono pensati proprio per il trading di CFD.

principali caratteristiche dei cfd per il trading online
I CFD hanno le caratteristiche giuste per fare operazioni sul breve termine

Investire sui CFD a lungo termine: conviene?

Abbiamo detto che i CFD sono strumenti derivati pensati per il trading di breve termine. Dall’altra parte potresti chiederti se abbia senso usare questi strumenti per investire su un orizzonte più lungo, magari per approfittare dei bassi costi di intermediazione. In realtà non conviene usare i CFD per questo tipo di investimenti, per diversi motivi.

Il motivo principale è che la leva finanziaria elevata aumenta il rischio che una posizione vada mala per via delle oscillazioni che i cicli economici presentano nel corso del tempo. Quando investiamo con una leva di 1:10, ad esempio, basta una riduzione del 10% nel valore del sottostante affinché la nostra posizione scenda a zero. Se manteniamo la nostra posizione aperta per anni, il rischio che succeda è elevato.

In teoria si potrebbe investire in CFD senza usare la leva e quindi avere una situazione analoga all’investimento diretto sul sottostante. Tuttavia questo non ci porta alcun vantaggio concreto, è semplicemente indifferente.

Tutti gli strumenti finanziari sono pensati per un tipo di operazione. I CFD sono strumenti pensati per avere una natura speculativa, non per un piano di accumulo. Per esempio non possono essere trasferiti da un broker a un altro, e ci si espone al rischio che nel lungo termine il proprio broker possa fallire, tutti piccoli elementi che rendono i contratti per differenza poco adatti a un investimento da cassettista.

Costi

I costi di intermediazione sui CFD sono soggetti alle politiche di ciascun broker, ma nel corso del tempo si sono affermate delle linee generali piuttosto simili tra i diversi intermediari. In linea di massima, le commissioni fisse sono rare; parliamo di quei costi pagati al momento dell’acquisto e della vendita di un certo strumento finanziario, che di solito sono la commissione tipica quando si fa trading sugli strumenti sottostanti.

I broker di CFD tendono invece ad applicare uno spread, cioè uno scarto tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita dei vari strumenti finanziari. Per cui il prezzo applicato per l’acquisto sarà leggermente più alto e quello applicato per la vendita sarà leggermente più basso, con il broker che ottiene un piccolo guadagno da questa differenza.

Il fatto che i CFD siano solitamente negoziati in leva implica che i volumi tendono a essere alti, per cui un piccolo costo variabile riesce a ricompensare adeguatamente il broker senza pesare troppo ai trader. I principali e più importanti broker che offrono gli investimenti in CFD, come eToro (clicca per il sito) hanno proprio basato la loro struttura di costi sullo spread.

Abbiamo poi le commissioni overnighto “costi di swap”, che invece vengono addebitati alla chiusura dei mercati quando utilizziamo la leva finanziaria. In realtà questo costo, tecnicamente, è dato proprio dalla leva e non dai CFD in quanto tali; tuttavia le due cose vanno a braccetto, per cui i costi di swap vengono tipicamente considerati come una caratteristica tipica dei contratti per differenza.

principali costi correlati al trading di cfd
Schema dei costi di intermediazione applicati ai CFD

Le commissioni overnight rappresentano gli interessi che paghiamo per aver preso in prestito del denaro dal broker. Quando utilizziamo la leva, a conti fatti, stiamo proprio prendendo in prestito del capitale usando il nostro margine come garanzia. Gli interessi relativi a ogni giornata di Borsa vengono sottratti direttamente dal saldo della nostra posizione.

Migliori broker di CFD

Essendo strumenti derivati negoziati al di fuori delle Borse Valori, quando si tratta di CFD la scelta del broker può fare la differenza. Scegliere un broker autorizzato da Consob è la base per poter investire in sicurezza, ma non c’è soltanto questo. Le piattaforme di trading disponibili, i costi di intermediazione e la velocità di esecuzione sono tutti elementi differenzianti.

In generale consigliamo di scegliere un broker in base alla qualità del servizio nel complesso, rapportata ai costi. Nel caso non conoscessi i parametri per valutare una piattaforma, ti consigliamo di leggere la nostra guida per iniziare a fare trading online. Di seguito riportiamo i migliori broker scelti dalla nostra redazione per iniziare a fare trading sui CFD in sicurezza, con costi bassi e alle migliori condizioni possibili.

eToro

eToro è probabilmente il broker di CFD più conosciuto in Europa, anche se non si occupa esclusivamente di derivati. Su eToro abbiamo la possibilità di investire sia in strumenti finanziari derivati, sia sui sottostanti. Nello specifico, puoi investire su criptovalute, ETF e la maggior parte delle azioni sotto forma di strumenti sottostanti; puoi invece investire su materie prime, Forex, indici, futures e le rimanenti azioni sotto forma di CFD.

Due principali aspetti caratterizzano l’offerta di eToro. Il primo è la facilità di utilizzo della piattaforma, che è pensata proprio per gli investitori al dettaglio. Fin dalla prima esperienza si riesce subito a capire come funziona, dove cliccare e come muoversi all’interno.

Il secondo elemento caratterizzante è il social trading, un meccanismo inventato da eToro che ti permette di interagire con gli altri investitori e, se vuoi, di copiare le loro mosse in automatico. Ci sono decine di migliaia di Popular Investor che possono essere copiati, conoscendo in dettaglio il loro portafoglio e le loro performance passate.

Clicca qui per scoprire il sito ufficiale di eToro.

XTB

XTB è un altro ottimo broker, quotato in Borsa in Polonia dove la società è stata inizialmente fondata. Opera in Italia con licenza CySEC e autorizzazione Consob, riscuotendo un ottimo successo sia tra i trader speculativi che sugli investitori di lungo termine.

Per quanto riguarda il trading speculativo, XTB offre una selezione molto ampia di CFD su tutte le principali asset class. I costi di negoziazione sono estremamente bassi e puoi negoziare Forex, materie prime, criptovalute, indici, ETF e altro ancora. Con oltre 15 anni di esperienza, è stato uno dei primi broker a far conoscere i CFD in Europa e ancora oggi è tra gli operatori principali.

Ottima anche l’app mobile, che permette di accedere al conto anche da smartphone e di ritrovare tutte le funzionalità per investire presenti nella versione desktop. Con oltre 450.000 clienti in tutto il mondo, è uno dei broker di riferimento per i CFD.

Clicca qui per provare gratis XTB in modalità demo.

Markets.com

Un altro broker che abbiamo già recensito da molto tempo è Markets.com, specialista nel mondo dei CFD e una delle prime società quotate a operare nel settore. Nello specifico Markets.com fa parte di Playtech PLC, che è quotata sulla Borsa di Londra e opera online dal 1999. Anche in questo caso il servizio è disponibile da tempo in Italia ed è autorizzato da Consob.

Markets.com offre due tipologie di servizio. MarketsI è la parte dedicata all’investing, dove è possibile investire direttamente in azioni vere e proprie. Per i primi 90 giorni, tra l’altro, non si pagano commissioni su tutte le operazioni. Anche una volta passato il termine della promozione, i costi di intermediazione sono comunque estremamente bassi.

MarketsX, invece, è interamente dedicato al trading di CFD. Un’offerta pensata per i trader di breve termine, per chi ama l’analisi tecnica e le operazioni in leva. In questo modo, Markets.com nel complesso si configura come uno dei broker più completi in assoluto.

Clicca qui per scoprire di più su Markets.com.

Capex.com

L’ultimo broker che menzioniamo è Capex.com, una scelta adatta soprattutto a chi ha già esperienza e cerca degli strumenti di trading professionali. In questo caso abbiamo la possibilità di scegliere se utilizzare la piattaforma di proprietà del broker o la celebre MetaTrader 5. MetaTrader difende, ormai da oltre dieci anni, il titolo di piattaforma più utilizzata al mondo.

Capex offre complessivamente 2.100+ CFD su cui fare trading, coprendo tutti i principali mercati. Inoltre puoi testare il servizio senza correre rischi approfittando del conto demo gratis e senza scadenza. Nel caso in cui dovessi finire il capitale virtuale, potrai approfittare anche delle ricariche gratuite e illimitate.

Clicca qui per scoprire Capex.com.

Conclusioni

I CFD sono strumenti finanziari molto utili per le esigenze del trading online. Quando vogliamo fare un’operazione di breve termine, massimizzando l’esposizione con la leva finanziaria, questo tipo di derivati è l’ideale. Bassi costi di negoziazione, possibilità di fare trading sul margine e velocità di esecuzione nell’ordine dei millisecondi sono tutti aspetti che un trader intraday apprezza.

Allo stesso tempo, non bisogna dimenticare che l’uso della leva aumenta sia il potenziale profitto, sia la potenziale perdita delle nostre operazioni. Per questo è una risorsa a cui si dovrebbe accedere solo dopo aver maturato un’esperienza adeguata. Lo stesso vale per la vendita allo scoperto: è utile averla a disposizione, ma è uno strumento da usare con attenzione.

Per conoscere di più sulla regolamentazione dei CFD, consigliamo di verificare il sito ufficiale dell’autorità europea ESMA (https://www.esma.europa.eu/). Le normative che regolano i contratti per differenza sono armonizzati a livello europeo, per cui valgono allo stesso modo per ogni broker che abbia ottenuto una licenza nello Spazio Economico Europeo, inclusa l’Italia.

FAQ

I CFD sono legali in Italia?

I CFD sono strumenti regolamentati a livello europeo e legali anche in Italia. L’offerta di questi strumenti finanziari è però concessa solo a broker regolamentati in Europa e autorizzati da Consob a operare nel nostro Paese.

Conviene fare trading di CFD?

Dipende. I CFD sono molto utili per le operazioni di breve termine, per l’uso della leva finanziaria, per la vendita allo scoperto e i bassi costi di intermediazione. Quando invece si vogliono comprare dei titoli da mantenere a lungo termine, è più conveniente investire negli strumenti sottostanti.

Si può guadagnare con i CFD?

Sì, è possibile guadagnare con i CFD come con qualunque altro strumento finanziario. Tuttavia è importante ricordare che si può anche perdere: i risultati dipendono dall’abilità del trader.

I CFD sono sicuri?

Il trading di CFD è un’attività sicura quando viene condotta attraverso broker regolamentati che dispongono di regolare licenza e autorizzazione. Tuttavia bisogna fare molta attenzione ai broker non regolamentati, che quasi sempre si rivelano una truffa.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

alessandro

Related Posts

Leva finanziaria: cos’è e come si usa nel trading online

Leva finanziaria: cos’è e come si usa nel trading online

Market mover: cosa sono e come usarli per fare trading

Market mover: cosa sono e come usarli per fare trading

Piccoli investimenti: dove investire da giovani con piccole cifre

Piccoli investimenti: dove investire da giovani con piccole cifre

Previsioni Borsa: come prevedere l’andamento dei mercati

Previsioni Borsa: come prevedere l’andamento dei mercati

No Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *